Come ristrutturare una mansarda

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Ci piacerebbe sfruttare meglio il nostro sottotetto? Lasciamoci ispirare dalle proposte dei nostri esperti e scopriamo insieme come ristrutturare una mansarda per poter trasformare uno spazio magari inutilizzato in una comoda sala hobby piuttosto che in un salottino, una camera per gli ospiti o, perché no, anche in un bagno.

1. Il primo passo: verifichiamo la normativa

Quando si decide di ristrutturare una mansarda o riadattare un vecchio solaio, il primo passo da fare è verificare la normativa vigente a proposito. Ogni Regione italiana ha infatti propri regolamenti in materia di recupero del sottotetto e per questo motivo il consiglio è di rivolgersi all'ufficio tecnico del proprio Comune per capire quali lavori possano essere realizzati, oltre a quali permessi vadano richiesti e che tipo di documenti sia necessario presentare. Nella maggior parte dei casi potrebbe infatti bastare presentare la Dichiarazione di Inizio Attività (D.I.A), insieme al progetto redatto da un tecnico, come per esempio un geometra, un ingegnere o un architetto. Inoltre, se abitiamo in un condominio, sarà necessario ottenere l'approvazione anche da parte dell'assemblea condominiale.

2. Definiamo il progetto

Il primo aspetto da prendere in considerazione quando si definisce il progetto di una mansarda sono le altezze dello spazio, non solo per una questione funzionale, ma anche e soprattutto per rispetto alla normativa. Per essere dichiarata abitabile una mansarda deve infatti avere un'altezza media di almeno 2.40 metri, considerando il punto più alto e quello più basso del soffitto. Tale misura può essere comunque ridotta a 2.20 nei locali adibiti a servizio, come il corridoio, il ripostiglio o il bagno. Un altro elemento da tenere presente se intendiamo rendere abitabile il sottotetto è la presenza di finestre o lucernari: per garantire un'adeguata illuminazione, le aperture devono essere pari ad almeno 1/8 della superficie a pavimento. 

Quando avremo chiaro cosa sia possibile realizzare con le altezze a disposizione nel nostro sottotetto e dove prevedere le finestre, potremo finalmente procedere con il progetto, ideando lo spazio più adatto alle nostre esigenze. Per esempio, se abbiamo sempre sognato di possedere un terrazzino, potremmo trasformare parte del soffitto in un suggestivo terrazzo in falda, come possiamo ammirare in questa proposta di BARTOLUCCI ARCHITETTI. 

Oppure, se la mansarda non è alta a sufficienza per poter ospitare un ambiente abitabile come un salottino o una camera da letto, potremmo comunque adibirla a pratica cabina armadio, liberando così spazio prezioso in casa. 

3. Incominciamo i lavori: attenzione all'isolamento termico

Prima di incominciare i lavori di ristrutturazione veri e propri, sarà utile assicurare alla nostra nuova mansarda un'adeguata opera di isolamento termico, per dare vita a un ambiente accogliente e confortevole in ogni stagione dell’anno, oltre che garantire un contenimento dei costi energetici.

La soluzione più indicata per proteggere dai rigori invernali e dal caldo estivo è costituita da pannelli in lana di roccia o fibra di legno, disponibili sul mercato a circa 25-30 Euro al metro quadrato.

4. Scegliamo i rivestimenti

La scelta dei rivestimenti è una fase molto importante del processo di ristrutturazione della mansarda. Oltre a contribuire infatti ad migliorarne l'isolamento termico, alcuni materiali possono rivelarsi più adatti e indicati di altri per creare un ambiente confortevole. Il legno, caldo ed elegante, è per esempio il grande protagonista dei sottotetti, non solo per quanto riguarda la travi a vista, ma anche per i pavimenti e, perché no, anche per le pareti, come possiamo ammirare in questa raffinata soluzione.

5. Pensiamo infine all'arredamento

Ecco finalmente all'ultimo passo della nostra ristrutturazione: l'arredamento. Date le altezze ridotte che spesso caratterizzano questo tipo di ambienti, spesso è difficile riuscire a collocarvi mobili recuperati da altre stanze ed è necessario ricorrere a soluzione su misura. In generale, comunque, il consiglio è di sfruttare gli angoli con altezze minime con scaffali o letti, inserendo i mobili più ingombranti – ad esempio il guardaroba – nei punti più alti, come ci propone l'Arch. LUCA MANCINI in questa elegante proposta.

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