Finalmente hai deciso di cambiare casa: per un motivo o per un altro, hai tentennato a lungo (o magari poco!) ma alla fine hai preso una decisione. Se cambiare casa per te è l’opzione più vantaggiosa, ma non sai come fare a gestire tutte le pratiche burocratiche e soprattutto hai bisogno di chiarire le idee, allora continua a leggere questo Libro delle Idee.
Vedremo infatti come cambiare casa e come muoversi nel caso di prima o seconda casa, se cambiare residenza oppure no. Scopriremo i dettagli riguardo l’acquisto della seconda casa, l’affitto della prima casa senza cambiare residenza e risponderemo alla domanda che in molti si stanno ponendo: “posso cambiare residenza senza perdere le agevolazioni della prima casa”?
Con l’aiuto di architetti e interior designer, una volta presa la decisione di cambiare casa, potrai realizzare il tuo nido perfetto scegliendo l’arredamento che preferisci, lo stile che ti fa sentire più a tuo agio e il mobilio che ti consentirà di vivere nel massimo del comfort e della serenità.
Se vorresti cambiare casa pur mantenendo la residenza presso la tua prima casa, allora potresti trovare interessanti le informazioni di seguito. Se hai deciso di cambiare casa e non vuoi rinunciare alle agevolazioni fiscali riservate a chi ha la residenza presso la prima casa, capiamo bene come potresti fare e soprattutto se puoi mettere in affitto la prima casa senza cambiare residenza.
Innanzitutto, chiariamo se è possibile a livello legare mantenere la residenza pur avendo cambiato casa. Siccome legalmente ognuno ha l’obbligo di essere reperibile (per la ricezione di posta importante, ma anche per eventuali necessità legate agli interventi di ufficiali giudiziari e polizia), secondo la legge è necessario che l’indirizzo di residenza sia lo stesso di quello in cui si abita gran parte dell’anno (a esclusione di vacanze o altri impegni di lavoro).
Molto spesso, infatti, si utilizzano false residenze (chiamate anche residenze di comodo) per fare in modo di pagare meno tasse o per avere l’opportunità di rientrare in un nucleo familiare diverso, abbassando così la quota ISEE e beneficiando di alcune agevolazioni (di cui non si ha il diritto).
Se hai deciso “cambio casa stabilmente” allora dovrai comunicare il tuo nuovo indirizzo di residenza agli ufficiali competenti. Attenzione: se dichiari una residenza falsa presso il Comune, rischi di essere denunciato di falso in atto pubblico. NON mentire o dichiarare il falso, qualsiasi sia il motivo che ti spinge a farlo (non ne vale mai, mai la pena!).
Se ti rechi in comune per fornire una residenza che poi risulta falsa, stai commettendo un reato. Se però cambi casa e non comunichi la tua nuova residenza, non dichiari il falso ma rischi di essere cancellato dalla popolazione residente in caso l’Anagrafe si accorga che non vivi più nella casa dove hai dichiarato di essere residente.
Per questo scenario occorre sempre una segnalazione ufficiale da parte di un postino o di un ufficiale giudiziario. Successivamente l’Anagrafe effettua diverse indagini e, se sei irreperibile per diverso tempo, ti cancellerà dalla popolazione residente.
Ciò ti farebbe perdere il diritto ad avere il medico di base, annullerebbe il certificato di residenza, il diritto al voto e lo stato di famiglia. Tutti i diritti del cittadino legati al Comune di residenza andrebbero di fatto perduti.
Se hai deciso di cambiare casa e hai scelto di mettere in affitto la prima casa senza cambiare residenza, sappi che legalmente non è possibile mantenere la residenza presso un’abitazione in cui non si abita. Se affitti la tua prima casa a un inquilino e lui decide di farti un brutto scherzo, potrebbe segnalare che non risiedi più lì e dare il via alle pratiche di accertamento da parte dell’autorità.
Un buon compromesso sarebbe quello di affittare solo una parte della casa. Ma questo compromesso funziona solo se convivi con l’inquilino, non se esci completamente di casa perché hai deciso di cambiare casa!
La necessità di mantenere la residenza nella prima casa è prettamente e molto spesso solo di natura fiscale. Chi vuole mettere in affitto la prima casa senza cambiare residenza lo fa, generalmente, per poter mantenere il diritto al bonus prima casa e per risparmiare sull’IMU.
Rispondiamo quindi a questa domanda: posso cambiare residenza senza perdere le agevolazioni della prima casa? Parliamo innanzitutto di questo bonus prima casa: in cosa consiste?
Ecco le informazioni riassunte riguardo il bonus prima casa, ovvero l’agevolazione destinata a chi compra un immobile (ed è la sua prima casa!). Questo bonus è valido se si dichiara la residenza, entro 18 mesi dal rogito, presso il Comune in cui si trova la casa appena acquistata. Il bonus prevede:
Quindi, per rispondere alla domanda “posso cambiare residenza senza perdere agevolazioni prima casa”, dobbiamo dire che si perde il diritto all’agevolazione per la prima casa quando l’immobile viene ceduto prima dei 5 anni trascorsi dall’acquisto dello stesso (anche se l’acquisto consiste in una donazione o successione). Se la casa viene ceduta prima dei 5 anni e si effettui un nuovo acquisto entro un anno, si perde il diritto all’agevolazione.
Se hai deciso di cambiare casa ma vuoi mantenere la residenza per mantenere le agevolazioni fiscali sulla prima casa, purtroppo dobbiamo anche dirti che corri alcuni rischi. Questa scelta non si presenta come la migliore se vuoi cambiare casa! Se non dichiari la tua nuova residenza, infatti, puoi:
Insomma, non ti conviene per niente cambiare casa oppure mettere in affitto la prima casa senza cambiare residenza!
Una volta chiarito che è altamente sconsigliabile mettere in affitto la prima casa senza cambiare residenza e risposto alla domanda “posso cambiare residenza senza perdere le agevolazioni prima casa” (la risposta è no, ma vedi bene i punti precedenti per capire meglio anche le tempistiche). Adesso parliamo di un’altra alternativa: cambiare casa perché si acquista una seconda casa.
Se l’acquisto di una seconda casa riguarda un’abitazione per le vacanze, allora non parleremo di cambiare casa o di modificare la residenza. Si tratta infatti solo di un’abitazione in cui si trascorreranno parte delle giornate dell’anno, e non una residenza vera e propria in cui si vive stabilmente la maggior parte dell’anno.
L’acquisto di una seconda casa comporta diverse variazioni inerenti alle tasse da pagare. Vediamole nel dettaglio:
Per l’acquisto della seconda casa vi sono due scenari (riguardo alle tasse):
Se abbiamo soddisfatto tutte le tue aspettative e adesso vuoi dare un’occhiata alle nostre idee d’arredamento per la casa, leggi anche questo articolo e guarda le fotografie selezionate per te!